nani del "mondo di mezzo" sono
simili a quelli di superficie per quanto concerne le
caratteristiche fisiche (hanno la stessa struttura fisica, mangiano piante e piccoli
animali a base di Carbonio) e i bioritmi (dormono circa 8 ore consecutivamente, non
spezzettando il sonno come i dharmani).
Le grosse differenze riscontrabili sono nel modo di pensare: i nani di superficie sono
xenofobi e rigidamente legati alle proprie antiche tradizioni mentre questi sono
curiosi, sperimentatori, scopritori, alcuni artisti, altri picari comunque un popolo
in continuo movimento, in evoluzione. Questo modo di pensare si evidenzia soprattutto
nelle classi medie (artigiani e mercanti) mentre per quanto riguarda la nobiltà si
percepisce chiaramente l'inizio di una marcata decadenza.
Per quanto concerne la vista i nani non sono dotati di infravisione ma, nel buio
delle caverne, semplicemente ci vedono.
Vivono, al massimo, circa 60 anni.
I nani sono un popolo antico per questo la loro storia si è in gran parte persa tra le spire
del tempo assieme ai documenti che avrebbero potuto sciogliere i nodi che la legano
alla leggenda.
Per questo non si sa niente di certo sul passato dei nani: tutto ciò che resta sono racconti
che la gente si tramanda di padre in figlio.
I territori dei nani sono costituiti da pianure alluvionali create dai corsi d'acqua
più o meno grandi che sgorgano dalle pareti di roccia che delimitano il territorio.
Gli insediamenti sono quindi situati all'interno di queste pianure o sulle coste;
l'unica eccezione è costituita dalla città di Henana dur e dai villaggi vicini che sono
stati costruiti all'interno di enormi grotte collegate tra loro. Il clima è fortemente
influenzato dai tre periodi del mare di Bruma: foschia, nebbia, pioggia.
I periodi di pioggia e foschia durano all'incirca 100 giorni e sono intervallati
da due periodi di nebbia di circa 50 giorni.
L'alimentazione è basata sulla coltivazione, nelle pianure e nelle grotte, di alcune
specie di piante a base di carbonio, su alcuni funghi che crescono un po' dappertutto
e sull'allevamento di piccoli erbivori. I carnivori sono rari e costituiti da un numero
limitato di specie di tipo anfibio; la loro capacità di muoversi facilmente sia in mare
che sulla terraferma ne rende molto difficile la caccia. Una particolarità: le loro
tane si trovano sulle coste sotto il livello del mare di Bruma.
L'economia è quindi basata in generale sull'agricoltura e sull'allevamento nonché
sui commerci con i dharmani che sono in larga misura costituiti dalla vendita di una
determinata pianta, l'Aschtor, che non cresce in territorio dharmani e che viene coltivata
dai nani nelle grotte di Henana dur esclusivamente per l'esportazione. Dai dharmani
i nani, invece, acquistano grosse quantità di metalli allo scopo di costruire armi
e armature per la guerra.
Il regno dei nani è costituito da sette ducati governati rispettivamente da sette famiglie. Tra queste la più importante è quella dei Kes che sono a capo del territorio più grande e più ricco, il Granducato di Kes.
Da sempre questa famiglia è l'ago della bilancia politica del paese grazie ai saggi governatori che si sono succeduti alla guida del granducato. Per questo le relazioni con l'estero sia con i dharmani che con i kroll sono sempre stati appannaggio dei Kes. Il governatore Surul è però ormai vecchio e Adab suo figlio sta lentamente subentrandogli al potere anche se non sembra fatto della sua stessa pasta. Come primo grosso incarico andrà a fare pace coi kroll a Dhanpur...
Questa famiglia governa il territorio che ha come più grosso centro Isan-Anibi. Gli Ecbatana sono una delle famiglie più antiche del regno nanico e presiedono a delle terre che sono sempre state ricche poiché comprendono la seconda pianura più grande del paese. Ora però con l'ampliarsi dei commerci con i dharmani le zone più ricche sono diventate quelle sulla costa est e gli Ecbatana stanno perdendo prestigio e peso politico. Così hanno inoltrato una richiesta formale ai Kes per la cessione di tutti i territori ad ovest del Kasr impugnando un antico accordo risalente alle prime guerre coi kroll. I Kes hanno ovviamente rifiutato.
Questa famiglia è pervasa da un forte sentimento nazionalista anche perché i loro territori sono quelli più esposti ai combattimenti con i kroll. I Kellek vorrebbero un vero e proprio stato nanico con a capo i Kes, relegando i ducati a province sottostanti a Tika-sal-banik.
Con l'aumento della ricchezza dei propri territori grazie ai commerci coi dharmani questa famiglia, rappresentata dal giovane Duca Iskeban Surikas, sta proponendosi come nuova guida nel contesto politico nanico con l'appoggio dichiarato dei Cherib. Per far ciò appoggia segretamente e protegge la mafia nanica che in cambio raccoglie informazioni sulle altre corti oltre che sui kroll e sui dharmani; i Surikas sono inoltre i principali interlocutori della mafia per quanto riguarda il contrabbando dei metalli.
Il capostipite della famiglia fu Cherib Surikas gemello del successore al ducato di
Surikas circa 8 secoli fa. Tra i due, alla morte del padre, era sorta una disputa per il
trono dato che non era stato designato nessuno per la successione. Per evitare conseguenze
spiacevoli come, per esempio, guerre civili l'allora reggente di Kes decise, appoggiato
dagli altri ducati, di crearne uno nuovo da quello di Surikas che comprendesse gran
parte delle nuove caverne interne. Questo ducato sarebbe stato dato a Cherib che avrebbe
fondato una nuova famiglia.
Ora tuttavia il ducato di Cherib appoggia fortemente le mire dei Surikas perché se il
centro politico del regno si spostasse più a nord il commercio coi dharmani ne avrebbe
solo da guadagnare.
La famiglia degli Arazig per ora è troppo poco influente nella politica anche perché presiede ad un piccolo territorio e governa una città minore quindi si tiene in disparte dalle dispute per il potere aspettando che la situazione si evolva.
Il potere in ogni Ducato è detenuto dal Duca e dalla sua famiglia che vive con lui nel palazzo
ducale circondandosi di artisti (scultori, pittori, architetti, musicisti, ecc.)
e di opere d'arte senza badare a spese di sorta. Le corti sono molto decadenti soprattutto
nei ducati più ricchi e che risentono meno della guerra coi kroll (Ecbatana, Surikas,
Cherib). La ricchezza e la guerra con i kroll che è più che mai in una situazione di stallo
provoca uno stato di noia nei componenti delle famiglie ducali una pigrizia che li porta
a sperimentare cose esotiche e cruente: si organizzano tornei in cui nani combattono
senza protezione contro animali importati dalle terre dharmani; nani, kroll o dharmani
vengono torturati durante improbabili pasti perché diventino assieme al cibo fonte
di ispirazione sessuale; orge, sadismo, masochismo sono all'ordine del giorno; sangue
e sesso sono concetti imperanti. Le uniche famiglie che non sono ancora cadute in questo
vortice morboso sono i Kellek, i Nimrud e i Kes anche se Adab Kes sembra stia prendendo
una brutta strada in questo senso.
Gli sprechi delle varie corti ricadono sotto forma di tasse soprattutto sui mercanti
e sugli artigiani che per questo non amano particolarmente i propri Duchi. Intendiamoci,
le tasse sono onerose ma più che sopportabili da parte di queste classi: il fatto è che
la maggior parte dei mercanti e degli artigiani è gretta, avida, bugiarda e opportunista
e non pochi venderebbero la propria madre se ci fosse qualcuno disposto a comperarla.
Alcuni sono addirittura picareschi e hanno fatto della frode e dell'inganno, un'arte.
In mezzo a tutti questi figli di buona donna vi sono anche persone oneste, ma, nelle grosse
città, sono veramente una rarità.
Quella dei contadini è sicuramente la classe più onesta e lavoratrice e non è nemmeno
troppo bersagliata dalle tasse perché i ducati cercano di favorire l'agricoltura
il più possibile dato che è la fonte economica principale del regno.
L'esercito è totalmente spesato dai Ducati ed è formato da truppe ben organizzate ma
non eccessivamente coraggiose (la maggior parte non combatte per la gloria o un ideale
ma per lavoro).
I nani non adorano nessun dio e non praticano alcuna forma di magia.
Il sistema monetario nanico è formato da diversi tipi di monete le cui forme e dimensioni variano a seconda del Ducato in cui ci si trova. Ad ogni modo il valore è dato dalla quantità e dal tipo di metallo prezioso di cui sono costituite (due monete d'oro, a parità di quantità del metallo, hanno lo stesso valore).
Il linguaggio è simile al nanico parlato in superficie anche se secoli di commercio coi dharmani
lo hanno un po' imbastardito.
L'alfabetizzazione è molto limitata tra soldati e contadini mentre tra i mercanti e gli artigiani sta aumentando.
Le corti sono invece assai colte ma la gran parte delle persone sacrifica la propria
cultura all'altare della poesia e del sonetto con risultati spesso pessimi.
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