L'Altra Faccia della Medaglia

Ylce


Background sviluppato da Gianmarco Bertolotti

disegno

Da quello che mi racconta il mio padre adottivo nacqui da una famiglia elfica benestante e fui salvato da un incendio che distrusse la mia villa natia dal fratello del mio attuale padre. L'uomo che mi salvò era uno schiavo della mia famiglia che, durante l'incendio, colse l'occasione per scappare; ma quando mi vide tra le fiamme, solo e in pericolo, ebbe pietà di me e decise di salvarmi e di portandomi con sé dato che non sapeva se dei membri della mia famiglia fossero sopravvissuti.
Purtroppo una volta sbarcati in suolo umano la malattia che da tempo lo affliggeva si aggravò ed io fui lasciato a suo fratello che sarebbe poi il mio attuale padre adottivo.
Poco tempo dopo l'uomo che mi salvò la vita morì.
Crebbi sotto la guida del mio giovane, eppur saggio, padre utilizzando diversi espedienti per avere un'infanzia "normale": dovevo celare per quanto potevo i tratti elfici del mio viso e, purtroppo, dopo qualche anno dovevamo cambiare villaggio perché non si notasse la mia lenta crescita. In questo modo però imparai la lingua, la cultura, le arti e i costumi di Aimsir e, soprattutto, riuscii ad avere un rapporto stretto con gli uomini scoprendo la loro psicologia, i loro sentimenti e le loro paure: essi non sono affatto dissimili dagli elfi se non per l'aspetto fisico e per valori come l'onore, la lealtà, il coraggio.
Valori che gli elfi non capiscono per un motivo: sono immortali. Gli uomini, che invece sono mortali, si sono sentiti in bisogno di creare l'onore, la lealtà, il coraggio per lasciare un segno nella storia e attraverso questo segno raggiungere l'immortalità diventando eroi.
L'eroe è dunque colui che lascia un segno nella storia ed è questo che io voglio diventare. Per questo ho deciso di fare di questi valori morali umani la mia ragione di vita a dispetto della mia natura di elfo e di insegnarli al mio popolo. Ormai adulto decisi di arruolarmi nell'esercito umano in occasione della crociata, promossa dal papa, contro gli infedeli, gli elfi. Non lo feci perché adoravo il dio umano ma per perseguire la mia vocazione di eroe e per incontrare finalmente degli elfi che, allora, conoscevo soltanto dai racconti: anche se sono grato agli uomini che mi hanno adottato sin da piccolo, il mio sangue è elfico così come la mia gente.
Dopo alcuni mesi di addestramento mi imbarcai verso Andor, assegnato ad una guarnigione col compito di controllare nuovi territori appena conquistati. Ma quello che mi si presentò davanti agli occhi non me lo aspettavo di certo: l'esercito umano, che ufficialmente aveva occupato i territori elfici per farne un protettorato di Aimsir, compiva ogni sorta di violenza e di soprusi nei confronti della popolazione locale che doveva subire in silenzio. E tutto questo nel nome del loro dio.
Mi sentivo in dovere di difendere quelle persone così sfidai a duello il capitano della guarnigione. Lui rispose ordinando il mio arresto: combattei duramente ma riuscii a ucciderlo insieme alle guardie che mi impedivano la fuga.
Ora, dopo aver disertato, vivo da ricercato così ho deciso di evidenziare i tratti elfici che prima nascondevo per essere notato meno (dopotutto stanno cercando un uomo non un elfo) e di coprire il tatuaggio che porto fin dalla nascita sulla spalla sinistra (qualcuno potrebbe riconoscerlo: non l'ho mai nascosto agli altri soldati quando combattevo nell'esercito).
Inoltre ho scoperto che quest'ultimo è un tatuaggio della fratellanza (più precisamente un Raì nero a sei lame) che indica la mia natura di secondogenito di una famiglia benestante. Così ho deciso di cercare mio fratello maggiore che, se ancora vive, dovrebbe portare un tatuaggio uguale al mio ma sulla spalla destra.
Ora il problema sta nel trovare mio fratello senza parlare del mio tatuaggio, altrimenti potrei essere scoperto…
Finalmente dopo tanti anni avrò la possibilità di scoprire se mio fratello è ancora vivo. Mi ci è voluto molto tempo ma finalmente ho saputo che il Gran Sacerdote dell'Oscuro Messia Vyrak, che sta officiando ad una importante funzione in questa cripta, conosce la locazione di un Oracolo. Almeno lì dovrei riuscire a sapere dove si trova mio fratello se è ancora vivo!
Certo non avrei mai creduto che questo culto avesse così tanti adepti ma… cosa sta succedendo?!? Stanno portando un'elfa legata sopra l'altare per un sacrificio!!! Non permetterò mai questa atrocità!
A NOI DUE GRAN SACERDOTE DEI MIEI STIVALI!

Descrizione fisica: fisico robusto, portamento altero, armi ed armatura (nascosti sotto il mantello), capelli scuri, occhi azzurri, sicuri e sinceri; parla con accento umano.



L'Altra Faccia della Medaglia: Yin Fheyad | Ylcë | Naym Ysonlain | Padre McMayhay | Kolynsë
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